Il desiderio di una chioma bionda-che sia un colore unito oppure sotto forma di mèches- sfiora tutte le donne almeno una volta nella vita. Il biondo, nelle sue infinite sfumature –dorato, leggermente ramato, oppure dalle tonalità più fredde che virano sul perla o sull’irisèe– è in grado di regalare luminosità a qualsiasi volto e di addolcire lineamenti duri o marcati, soprattutto nelle donne agè che vogliono dimostrare qualche anno in meno. Due tipologie di prodotti che non possono assolutamente mancare nell’armamentario delle blonde addicted sono i superschiarenti (facenti parte della categoria delle tinture a ossidazione) e la polvere decolorante. Ma quando utilizzare l’uno e quando l’altro?
IL SUPERSCHIARENTE
I superschiarenti sono tinture ad ossidazione che non rilasciano un deposito di colore permanente sulla capigliatura, utilizzano pigmenti presviluppati in grado di neutralizzare i tipici viraggi di colore gialli oppure gialli-aranciati conseguenti alla schiaritura del capello. Le schiariture ottenibili con i superschiarenti sono più blande rispetto a quelle raggiungibili con la polvere decolorante; d’altro canto, la salute del capello è maggiormente preservata ricorrendo ai primi. Posseggono un potenziale di schiaritura di 4 toni, quindi più alto rispetto alle tinture ad ossidazione tradizionali (le quali si fermano a 3 toni) e sono particolarmente indicati per basi bionde naturali non troppo scure (dal 6.0, ossia biondo scuro naturale, come riportato sulla scala dei toni). Questo significa che partendo da un biondo scuro naturale (6.0 o 6 sulla scala delle altezze di tono) è possibile raggiungere un biondo chiarissimo platino (contrassegnato dal numero 10 o 10.0 sulla scala delle altezze di tono).
Il massimo potenziale di schiaritura è raggiungibile utilizzando il superschiarente con acqua ossigenata a 40 volumi (concentrata al 12%). Inoltre, è il prodotto ideale per schiarire i capelli grossi, i quali hanno una maggiore resistenza ai trattamenti chimici e schiariscono un tono in meno rispetto ai capelli fini e rispetto a quelli con una media circonferenza del fusto. Tuttavia, uno dei limiti maggiori dei superschiarenti è quello di rientrare nel perimetro delle tinture ad ossidazione che, in quanto tali, non hanno potere schiarente su una colorazione effettuata in precedenza. Un errore piuttosto inflazionato è quello di stenderli su una capigliatura già trattata con un colore permanente più scuro: in tal caso, l’unico esito che si otterrà sarà una sensibilizzazione delle lunghezze, mentre la ricrescita naturale risulterà schiarita.
IL DECOLORANTE
Il decolorante non soffre questi limiti, dal momento che è in grado di schiarire sia i capelli naturali che quelli colorati ed è efficace su tutte le altezze di tono, anche sulle basi più scure. E’ la tecnica di schiaritura più intesa, con potenziale di azione schiarente che può arrivare a 6-7 toni, talvolta fino a 8 nel caso dei prodotti più performanti. Per raggiungere tali risultati il decolorante deve essere miscelato con acqua ossigenata a 40 volumi. Ad ogni modo, la decolorazione costituisce la tecnica di schiaritura più stressante per la capigliatura. Difatti, il decolorante agisce distruggendo i pigmenti di melanina contenuti all’interno della fibra capillare ed è un trattamento ben più aggressivo rispetto ad una colorazione ad ossidazione come un superschiarente.
CONCLUSIONI: MEGLIO IL SUPERSCHIARENTE O LA DECO?
Il consiglio è, laddove possibile, quello di ricorrere al superschiarente per ottenere una capigliatura bionda, oppure delle mèches o dei giochi di luce sui capelli basati sulle tecniche di hair colouring più in voga. Il superschiarente rappresenta un’ottima alternativa alla decolorazione quando si parla di capelli naturali, non trattati in precedenza con altre colorazioni. Come già accennato sopra, se abbinato ad un’acqua ossigenata a 40 volumi può arrivare a schiarire fino a 4 toni, e tutto sommato è una schiaritura di rilievo, anche partendo da basi un po’ più scure del 6.0 (biondo scuro), come il 5.0 (castano chiaro). Anche in questo caso si potrà arrivare ad un 9.0 ( biondo chiarissimo); non sarà un platino ma sicuramente la vostra chioma ringrazierà!
E’ bene ricordare che la decolorazione è un trattamento piuttosto aggressivo, personalmente tendo a sconsigliarlo quando non è strettamente necessario. Tuttavia in alcune circostanze- come per capelli già colorati oppure per schiariture piuttosto estreme, dai 5 toni in su– giocoforza dovremo ricorrere alla decolorazione. Una precisazione doverosa: il superschiarente non produce nessun risultato su un capello già colorato precedentemente, anche se si tratta di un biondo chiaro (8.0) , di un biondo chiarissimo (9.0), oppure di un biondo platino (10.0). Il fatto che il capello sia già biondo non implica che il superschiarente abbia una qualche efficacia su di esso: l’unico capello che può schiarire è quello vergine, sul quale non è stato applicato nessun tipo di colorazione.