Quando si tratta di colorazione per capelli spesso incappiamo in piccoli errori di valutazione: primo fra tutti quello di scegliere una tintura troppo scura, in modo volontario e conscio salvo poi rendersi conto che quella nuances non fa proprio per noi, oppure perché nel nostro immaginario un castano chiaro (5 come altezza di tono) corrisponde a quello che nella nomenclatura professionale viene considerato un biondo scuro (6 come altezza di tono). Una volta combinato il disastro, cosa fare? Niente panico, ci sono soluzioni adatte anche alle più inesperte!

CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO

Generalmente le premesse sono queste: vi state aggirando fra le corsie di un supermercato, entrate nel reparto profumeria ed igiene personale quando notate dei packaging accattivanti, con delle effige di modelle dalle chiome fluenti e seriche. Scorrete con lo sguardo un po’ di confezioni e poi vi illuminate, pensando: “perché non cambiare colore?!”. Dopo una rapida scorsa alle valchirie riportate sul packaging dei kit già pronti all’uso, scegliete la vostra nuances in base al nome che vi sembra più evocativo: cioccolato, cacao, moka, cappuccino, e chi più ne ha ne metta, senza considerare minimamente l’altezza di tono del colore. Una volta tornate a casa, seguite solertemente le istruzioni e stendete il composto colorante sulla vostra chioma. Spoiler: mentre state attendendo il tempo di posa e, guardandovi allo specchio, vi sembra che il colore stia virando su un bruno o giù di lì, sappiate che è proprio quello sta succedendo: state diventando brune! Una volta sciacquato il tutto si palesa l’amara sorpresa: il vostro cioccolato in realtà è un castano (4 di base) e non un colore luminoso come speravate in partenza (ad esempio un 6, un biondo scuro). Cosa fare adesso?

LA COLORAZIONE COSMETICA NON SCHIARISCE UN COLORE PIU’ SCURO

Scartiamo subito l’idea nefasta di ripetere una colorazione più chiara su quella appena effettuata: non avremmo alcun risultato, è del tutto inutile. La colorazione cosmetica non è in grado di schiarire una tintura cosmetica più scura, non modifica l’altezza di tono; viceversa può tonalizzare e modificare la riflessatura del colore. Ripetiamolo a scanso di equivoci: non possiamo più schiarire, neanche con acqua ossigenata a 30 oppure a 40 volumi. Questo non vale per un capello naturale, non trattato in precedenza con altre colorazioni, ma non è questa la dinamica. Il secondo errore che si compie, difatti, è quello di correre-invano-a comprare un’altra tintura da rifare sopra. Eh no, sarebbe troppo semplice! Si prospettano tre alternative: aspettare che i capelli ricrescano per poi tagliare le lunghezze più scure, fare una decolorazione, oppure fare un decapaggio. Oggi parliamo proprio dell’ultima alternativa: il decapaggio, la soluzione di compromesso che ci consente di far scaricare una colorazione cosmetica e che è praticabile anche a casa.

IL DECAPAGGIO: CHE COS’E’

Il decapaggio è un trattamento che ci consente di eliminare i pigmenti artificiali di una precedente colorazione, prima di procedere alla nuova. E’ una specie di “pulizia” del capello-passatemi il termine. Una volta rimossi i pigmenti della precedente colorazione, il capello sarà pronto ad assorbire la nuova colorazione. Due precisazioni importanti:

  • la schiaritura del capello ottenuta con il decapaggio dovrà essere di un tono più chiara rispetto al risultato obiettivo. Mi spiego meglio: se volessi schiarire un 5(castano chiaro), ovviamente cosmetico (non naturale) con colore obiettivo 6 (biondo scuro), dovrei preparare il capello e portarlo ad un altezza di tono di un 7 (biondo).
  • il colore che andremo a ripetere dopo il trattamento decapante sarà di un tono più chiaro rispetto a quello obiettivo, poiché in questa fase il capello è molto poroso e la colorazione tenderà a venire più scura. Riprendendo l’esempio di prima, se il mio colore obiettivo è un 6 (biondo scuro) sceglierò una colorazione n. 7 (biondo). D’altronde, se facessimo una colorazione troppo scura torneremmo al punto di partenza, finendo in un loop infinito di decapaggi e colorazioni!

DECAPAGGIO: ISTRUZIONI PER L’USO

Il kit PIGMENT OUT firmato Oyster Cosmetics è corredato di tutto l’occorrente per effettuare un trattamento decapante anche a casa. Vediamo da cosa è composto e le istruzioni per applicarlo al meglio:

1- miscelare 60 ml di gel depigmentante con 100 ml di latte rivelatore in una ciotola non metallica e stemperare il composto, fino a ottenere una gelatina bianca e compatta.

2- indossare i guanti e distribuire su ciocche non spesse una generosa quantità di prodotto con l’aiuto di un pennello, su capelli asciutti non lavati

3- cominciare dalle punte verso la base di ricrescita del colore cosmetico da eliminare

4-massaggiare con cura tutti i capelli prima contro squama poi normalmente, per favorire la penetrazione e azione del prodotto

5-tempo di posa: 35/45 minuti

6- risciacquare abbondantemente con acqua calda avendo cura di non irritare la cute, poi procedere con il lavaggio dei capelli utilizzando uno shampoo delicato

7-procedere all’asciugatura dei capelli

NOTE DI UTILIZZO DEL PIGMENT OUT OYSTER

Il sistema decapante Oyster è progressivo nella schiaritura, pertanto si possono ripetere fino a 3 applicazioni nell’arco della stessa giornata. Dal momento che il trattamento è decisamente più delicato rispetto ad una decolorazione tradizionale, probabilmente sarà necessario reiterarlo almeno un paio di volte per ottenere il risultato desiderato. I livelli di schiaritura riportati dal brand vanno da un minimo di mezzo tono fino ad un massimo di due toni e mezzo. Il livello di schiaritura raggiungibile dipende da una serie di fattori: dal tono di partenza del colore cosmetico da schiarire, dal grado di porosità del capello e dal tempo di posa. Bene, partiamo dal primo, ossia quello più importante: il tono di partenza del colore da schiarire!

TONO COSMETICO DI PARTENZARISULTATO DI SCHIARITURA
1/2 (NERO E BRUNO, RISPETTIVAMENTE)il decapaggio effettuato una sola volta su una base così scura sarà impercettibile. Saranno necessarie almeno due applicazioni
3 (CASTANO SCURO)schiaritura di mezzo tono
4 (CASTANO)schiaritura da mezzo tono a un tono
5( CASTANO CHIARO)schiaritura da un tono a un tono e mezzo
6 (BIONDO SCURO)schiaritura da un tono a un tono e mezzo
7( BIONDO)schiaritura da un tono e mezzo a due toni
8 (BIONDO CHIARO)schiaritura da 2 toni a due toni e mezzo

Quindi, arrivando alle conclusioni possiamo dire che il decapante è un’ottima alternativa alla decolorazione “dura e cruda” quando si tratta di schiariture fino a due toni circa, mentre per ottenere gradazioni di schiariture aggiuntive (da 3 toni in su) sarà necessario passare al decolorante. Avete mai provato questo tipo di trattamento? Con quali risultati?